venerdì 28 gennaio 2011

La scoperta e la rabbia

"Dopo l’estate, passata a grattarmi come se avessi le pulci in preda alla frenesia, arrivò il momento dei vari medici e stregoni e, a dire il vero, la differenza tra le due categorie, era talvolta difficile da cogliere. Infatti, entrambe le fazioni predicevano cose di cui non sapevano, in realtà, assolutamente nulla dando comunque
tutta la colpa a me e al mio carattere irrequieto: «Ma tu sei sempre così incazzevole?» E, soprattutto, nessuno voleva avere a che fare con me. 
Tutti profetizzavano tempi e date di guarigione straordinari e poi, con aria bonaria, esclamavano: «Non ti preoccupare Vittoria he he! Che alle donne i capelli non cadono, he he! Ne hai mai vista una calva?» Pensando, tra sé e sé di essere astutissimi a nascondere la verità ai pazienti. E io invece tra me e me pensavo: “Certo che le donne calve non esistono, portano la parrucca”. Ma non osavo dire la mia per non contraddirli e rovinare così quel loro momento mistico e quella carica di autostima che magari, alla sera, avrebbe concesso
loro di far faville con la moglie a letto e/o di pizzicare il culo con più verve alle infermiere negli anfratti dei corridoi.
Erano l’anno tra il 1986 e il 1987.
Nell’ordine, i medici mi dissero che: quella era una malattia psicosomatica e quindi me la provocavo io.
«È lei che se la provoca e quindi la può fermare quando vuole.»
Leggi: quindi è una carogna.
«Ed essendo lei che se la provoca, ci sta prendendo tutti quanti per il culo e ci sta manovrando.» Leggi: quindi è una stronza.
«E inoltre ha trovato il modo di tenerci tutti sulla corda e ricattarci emotivamente, ha capito che con questo lei ha finalmente il potere di farci preoccupare per lei. È pertanto di indole molto egocentrica, calcolatrice e insensibile visto che fa tutto ciò ai suoi poveri genitori Danni, e deliberatamente, per di più.» Leggi: quindi è una merda.
E rivolgevano uno sguardo carico di pathos e di empatia alla mia bionda, snella e fine madre scambiandola per una pulzella da confortare cavallerescamente e ignorando completamente di che fibra fosse fatta in realtà e chi si nascondesse dentro di lei.
Io osservavo sempre questi scambi senza parlare. Mi sembrava, quasi, che se fossi guarita dall’area-innominabile le avrei fatto un affronto terribile: l’avrei privata, infatti, dell’occasione di questi suoi show sgambettanti in ospedale. Lei era sempre la protagonista indiscussa delle mie visite, durante le quali poteva
giocare a fare la donna spiritosa, vezzosa e di mondo con il dottor Giuliano, un medico piacente, di mezza età, farfallone e mattacchione, a cui piacevano le donne e che non faceva altro che scherzare e fare battute durante la terapia. Oppure, interpretava la professionista affermata e perennemente in apprensione per «questi ragazzini ingestibili» con la dottoressa Franca, una dermatologa che, durante la terapia, fornendo descrizioni
dettagliatissime, sciorinava tutto il rosario delle malattie veneree che noi ragazzi potevamo beccarci con i nostri comportamenti superficiali e sconsiderati, mentre mia madre annuiva con la testa e assumeva l’aria dell’educatrice navigata.
Come conseguenza del mio supposto ricatto emotivo, si sprecavano commenti del tipo: «E non si sente minimamente in colpa!» Oppure – versione più moderata – «Vuole solo attirare la vostra attenzione e non si rende bene conto delle conseguenze di questo comportamento sulla vostra sensibilità, che
volete… è una bambina.» Leggi: quindi la ragazzina è anche manipolatrice. 
E aggiungevano un «Ehhh!» (a lungo sospirato)."

da Dannati Danni di Vittoria A. edito da Eclissi

8 commenti:

  1. Heila'! Grazie cara, ti abbraccio fortissimo! :)

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  2. ciao Vittoria, posso chiederti se anche tu hai l'alopecia? mi interesserebbe molto leggere il tuo libro!

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  3. ciao Gaia, benvenuta sul mio blog! Rispondo per Vittoria che so a letto con l'influenza!
    Si Vittoria A. ha l'A.A. :-D
    Ha un suo blog http://dannatidanni.blogspot.com/ e ha scritto un libro, anzi due. In Dannati Danni la protagonista ha l'alopecia areata, come hai letto nel post.
    Dannati Danni, si trova facilemente in vendita on-line. L'ho ordinato su http://www.hoepli.it/libro/dannati-danni/9788895200125.asp e sto faticosamente aspettando i 15 giorni di spedizione per poterlo leggere ... e parlarne sul blog!
    ciao

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  4. grazie lo prenderò anche io!!!!!!!!!

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  5. Eccomi qui, grazie mille gaia e grazie mille e Bianca! :) Vi abbraccio forte! :)

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  6. Eccolo! E' arrivato! Il libro Dannato Danni è tra le mie mani!

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  7. ciao Gaia, poi fammi sapere! Ho letto ieri sera i primi capitoli e Vittoria è proprio brava! Ha un'ironia che mi ha sorpreso.

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