venerdì 4 febbraio 2011

Altre foto

Non è stato facile accettermi per quella che sono: una donna portatrice di parrucca.
C'è stato prima un rifiuto, poi una lenta consapevolezza e poi finalmente la decisione di non cercare di coprirmi le chiazze con i pochi capelli rimasti, ma di dare un taglio a tutto e riniziare una nuova vita con una parrucca.
Ricordo bene quel giorno: ho preso il rasoio, quello che usava e uso mio marito per accorciarsi la barba e prima di rendermene veramente conto ho visto affiorare nello specchio del bagno la mia vera me.
Eh si! perchè i capelli li portavo, non come mi stavano bene, non come mi piacevano ma solo per come coprivano le ampie chiazze di alopecia.
A quella nuova me, nei giorni successivi ho fatto delle foto.
Sono belle perchè la donna delle foto ha grinta, un sorriso soddisfatto e un aria nuova, giovane!
:-D!

4 commenti:

  1. Ho letto il tuo post e ho riflettuto. Anche per me e' stato meglio vedermi rasata che a chiazze. Mi dava un'idea di forza, coraggio, orgoglio. Mi sebrava di poter scegliere di nuovo. E di poter tenere per me il dolore, non renderlo piu' visibile agli altri perche' dopo essermi rasata, avevo 14 anni, avevo deciso di portare una parrucca. Cosi' da decidere a chi farlo sapere e a chi no. In un modo strano mi sono sentita di nuovo in controllo della situazione. :)

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  2. @Vittoria,
    l'altro giorno, un esperto d'arte, parlando dei paesaggi diceva "noi siamo quello che vediano". Trovo che per noi con Alopecia è doppiamente vero. L'immagine che ci restituisce lo specchio è un immagine che ci portiamo dentro e che "lavora" dentro di noi.

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  3. @Mr. Tambourine, grazie di aver vistato il mio blog. Mi hanno colpito le tue parole. Concordo con giusta, ma onesta, perchè onesta? Non mi sento più onesta ora che vado in giro con la parrucca piuttosto che prima dove cercavo di coprirmi con i miei pochi capelli.
    Se ripassi di qui e hai voglia di parlarne... ciao

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